Tutto l’excursus è la base culturale su cui si fonda il progetto, curato in ogni minimo dettaglio, dallo stile, alla produzione, alla conseguente distribuzione e vendita:
“[…] ciò porta alla progettazione di un modello di scarpe, sneakers, che prende il nome di Soldier. Dettato dal nome, la calzatura ha un design definibile un’armatura, doppia, grossa e corposa, come se fosse un mattone. Le Soldier incorporano un tutore ortopedico di cui i malati di SLA ricorrono, possiedono strappi ed aperture con zip affinché chi le indossa riesca a farlo con rapidità e facilità, siccome solitamente questi
tutori implicano l’acquisto di numeri più grandi di scarpe per permettere che il piede entri facilmente; suolette e cuscinetti che rendono la scarpa confortevole. Una tipologia di calzatura con aperture che permettono di riuscire ad essere utilizzate senza difficoltà, con tutte le doti ricercate da un paziente nell’acquisto di un paio di
scarpe. La progettazione di queste sneakers è ideata e pensata per i malati di SLA, ma si pensa anche ad una distribuzione commerciale nel mercato calzaturiero, ovviamente senza la presenza del tutore, con una percentuale degli incassi destinata alla donazione per le ricerche per la sclerosi laterale amiotrofica.
Purché le aziende sanitarie locali si facciano carico nel sostenere le spese per i malati di SLA per terapie e tutori ortopedici, si presti attenzione anche all’aspetto funzionale ed estetico delle calzature a cui ricorrono questi ultimi. Si intervenga dunque con percorsi di progettazione delle suddette ed ulteriori qualità e caratteristiche di cui il paziente necessita, considerando anche gli aspetti estetici che hanno grande impatto sulla sfera psicologica dei pazienti, ed in generale su gli esseri umani.
È quindi importante creare e sviluppare idee di calzature che sotto un punto di vista funzionale rispecchino determinate caratteristiche come: aperture con zip o lacci, molte profonde affinché risulti semplice infilare il piede senza problemi, una suola abbastanza rigida con un minimo di altezza di 3 cm e che sotto un punto di vista estetico abbiano garbo, senza obbligare loro a ricorrere all’utilizzo di calzature di cattivo gusto ma che hanno
una funzionalità elevata.
L’intenzione, quindi, è quella di portare a parità di importanza il fattore funzionale con quello estetico, a supporto degli aspetti salutari, per quanto riguarda la funzionalità ed a supporto degli aspetti psicologici per quanto riguarda l’estetica.